Da quanto tempo ha ricevuto l'estratto conto?

In linea generale, l'estratto conto si intende approvato trascorsi sessanta giorni dal ricevimento, in mancanza di un'opposizione scritta (reclamo/richiesta di rettifica) da parte del cliente (art. 119 TUB - Testo Unico Bancario).

Inviate pertanto al più presto alla banca un reclamo scritto (per raccomandata AR), secondo le modalità indicate dalla stessa banca nel contratto di conto corrente o nei documenti di trasparenza (in genere ogni banca indica sul proprio sito le modalità di reclamo e i canali di contatto).

Entro 30 giorni, la banca ha l’obbligo di inviare al cliente una risposta scritta. Trascorso questo termine senza aver ricevuto una risposta oppure nel caso sia stata inviata una risposta insoddisfacente, il cliente può rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario tramite ricorso. Oppure, nei casi più gravi, adire il Tribunale, rivolgendosi ad un legale di fiducia.

In linea generale, l'estratto conto si intende approvato trascorsi sessanta giorni dal ricevimento, in mancanza di un'opposizione scritta (reclamo/richiesta di rettifica) da parte del cliente (art. 119 TUB - Testo Unico Bancario). Sono previsti tuttavia anche termini di impugnazione di 6 mesi (cfr. art. 1832 C.C.) nel caso in cui si scoprano errori di scritturazione o di calcolo oppure omissioni o duplicazioni. Addebiti anomiali o illeciti possono essere contestati entro un termine di 13 mesi (D.lgs. 11/2010). Qualora poi l’errore sia sostanziale, es. il cliente contesta delle spese che ritiene non dovute per contratto, i termini per la contestazione possono arrivare anche a 10 anni (i termini di prescrizione dipendono qui dal diritto leso).

Inviate pertanto al più presto alla banca un reclamo scritto (per raccomandata AR), secondo le modalità indicate dalla stessa banca nel contratto di conto corrente o nei documenti di trasparenza (in genere ogni banca indica sul proprio sito le modalità di reclamo e i canali di contatto).

Entro 30 giorni, la banca ha l’obbligo di inviare al cliente una risposta scritta. Trascorso questo termine senza aver ricevuto una risposta oppure nel caso sia stata inviata una risposta insoddisfacente, il cliente può rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario tramite ricorso. Oppure, nei casi più gravi, adire il Tribunale, rivolgendosi ad un legale di fiducia.